questa mattina ero sola a casa, il mio principe a far magie in una sala vista mare ed io a casa, nella cameretta che si ostina a rimanere nostra, a stirare ... in silenzio.
mi piace stirare in silenzio, mi rilassa, penso e ascolto i rumori del condominio, della strada tranquilla dove abitiamo.
pensavo alla presentazione del libro di sandro veronesi (lo scrittore, per chi si confondesse) a cui ho assistito per pura coincidenza - ero andata a comprare il suo libro e lui era lì!
si è parlato della paura, quella che impietrisce, quella che imbambola la gente davanti ai servizi di cronaca, il come e il dove dell'uccisione di tizio o caio figlio/a, marito/moglie, amico, parente del mostro ... il mostro! la paura del mostro, che ci impedisce di vivere, il mostro che le favole ci insegnavano a sconfiggere e che queste storie ci ricordano di temere paralizzati!
a questo pensavo, la paura! la paura di una donna che non vuole che il suo compagno si iscriva ad un corso di paracadutismo e lo inchioda accanto a se pensando di salvarlo ... da cosa?
la paura che le cosa non vadano come previsto, oppure che siano proprio prevedibili ... paura di essere licenziati, di essere derubati, di essere amati, di essere odiati, di essere notati, di essere ignorati, di non guadagnare abbastanza, di diventare poveri, dei terremoti, degli alluvioni, delle malattie, degli incidenti, di morire ... o, forse, di vivere.
pensavo a queste cose, mentre stiravo in silenzio, poi il principe ha telefonato "hei princi, sto tornando" e allora basta pensare, vado a farmi bella!
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